Giovedì 09 Maggio 2024
I Servizi sociali stanno cercando tutte le soluzioni possibili insieme ai Carabinieri


L'invisibile vagabondo di S. Teresa, il Comune chiede un intervento immediato al giudice

di Andrea Rifatto | 26/11/2021 | ATTUALITÀ

1739 Lettori unici

Le sue giornate trascorrono al centro del paese

Giuseppe rischia la vita e un solo giorno di ritardo può essergli fatale. La vicenda che abbiamo raccontato ieri riguardante il 61enne “invisibile” che da settimane vagabonda nel centro di Santa Teresa di Riva, quasi sempre in stato di ebbrezza per l’abuso di alcol e soccorso continuamente perchè ferito, è nota alle istituzioni, ma finora non è stata trovata una soluzione e ogni giorno che passa la situazione peggiora perchè l’uomo (al quale abbiamo dato un nome di fantasia per tutelarlo) soffre di una grave forma di diabete e dovrebbe ricevere l’insulina due volte al giorno, ma considerate le condizioni di degrado in cui vive molto probabilmente ha sospeso le terapie farmacologiche. La sua storia è ben nota all’Ufficio Servizi sociali del Comune e in particolare all’assistente sociale Anna Balsamà, alla quale abbiamo chiesto cosa si stia facendo per tirare fuori dallo stato in cui si trova il protagonista di questo caso, che dal 23 settembre (giorno in cui è stato dimesso dal reparto psichiatrico dell’ospedale di Taormina dopo un Tso) e fino al 5 novembre è stato ricoverato su pressante richiesta dell’assistente nella comunità-alloggio per disabili psichici “Il Tulipano” di Sant’Agata di Militello, dalla quale però ha deciso di andare via. E già dal giorno successivo è stato trovato a terra per le vie del centro. L’assistente sociale, tramite la Stazione dei Carabinieri che collabora con il Comune per trovare una soluzione, ha chiesto adesso alla Procura della Repubblica di Messina “un provvedimento coattivo di ricovero dell’uomo in una struttura a salvaguardia del suo stato di salute, con carattere di urgenza e al fine di scongiurare gravi conseguenze, finanche la morte dello stesso”. 

Tutto ora è nelle mani del magistrato, che si spera prenda subito in considerazione la richiesta intervenendo con una decisione immediata. Già nei giorni scorsi la dottoressa Balsamà aveva chiesto alla Procura il ricollocamento di Giuseppe in un struttura di recupero psico-sociale e la nomina in via di urgenza di un amministratore di sostegno per tutelarlo, ma da Messina non è giunta risposta. Il Dipartimento di Salute mentale di Taormina ha fatto sapere al Comune di non avere competenza perchè l’uomo è affetto da alcolismo e non è un disabile psichico e di aver fatto già quanto possibile, così come il Sert di Letojanni sostiene che può prendere in carico solo persone che accettano volontariamente di seguire un percorso di recupero e dunque non può occuparsi di questo caso. Già dopo l’arresto del 2020 l’uomo doveva essere ricoverato in una struttura riabilitativa individuata nel Catanese su decisione del giudice, ma la richiesta del Comune di emettere un provvedimento coattivo per il trasferimento è rimasta lettera morta. Così dopo aver scontato la pena ai domiciliari, Giuseppe si è trovato nel frattempo solo perchè l’anziana madre è stata trasferita in una casa di riposo e la situazione è peggiorata sempre più. Bisogna fare in fretta per aiutarlo, altrimenti presto potremmo essere costretti a raccontare di un finale tutt’altro che lieto.

Più informazioni: invisibile santa teresa  


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.