Giovedì 09 Maggio 2024
Il dimissionario presidente del Consorzio Rete Fognante replica alle accuse del Comune


"Letojanni teme la fogna in mare? Colpa dell'Amministrazione che ha bloccato i lavori"

di Andrea Rifatto | 29/05/2023 | ATTUALITÀ

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Passalacqua ha lasciato la presidenza del Consorzio

“Se l’Amministrazione comunale di Letojanni teme nuovi inquinamenti del mare, a causa di sversamenti di fogna dallo scarico di Mazzeo, non è colpa nostra visto che sono stati proprio loro a non voler risolvere il problema”. Arriva la replica del presidente del Consorzio Rete Fognante, Mauro Passalacqua, alle dichiarazioni rilasciate in Consiglio comunale dalla maggioranza, che ha lanciato l’allarme su possibili nuove fuoriuscite di fogna nella stagione estiva lamentando l’assenza di interventi. “Avevamo previsto di realizzare un bypass sulla condotta tra Mazzeo e Letojanni durante l’inverno - spiega Passalacqua - periodo in cui ci sono bassi flussi di reflui e poco traffico sulla strada dove si doveva intervenire, ma il sindaco Alessandro Costa non ha consentito l’esecuzione delle opere e il responsabile tecnico del Consorzio alla fine si è visto impossibilitato ad agire. Se temono altri sversamenti, possibili quando arrivano grandi flussi da monte, sappiano che la colpa è loro, che oggi si lamentino mi lascia alquanto stranito ed è ingeneroso nei miei confronti”. Il primo cittadino di Letojanni sostiene invece di non aver bloccato le opere, ma di aver chiesto un sopralluogo congiunto, effettuato due mesi e mezzo fa, durante il quale è stata prospettata la soluzione del bypass: “A mio avviso non si risolve il problema ma serve solo a pulire la condotta, operazione che si può fare anche senza bypass - controreplica il sindaco di Letojanni - avevo perplessità perchè si rischiava di spostare il problema su Letojanni, ma dopo il sopralluogo il Consorzio poteva agire tranquillamente, in ogni caso lì è territorio di Taormina”. Ormai, però, l’estate è alle porte. 

Mauro Passalacqua, che ha lasciato la carica nei giorni scorsi, ritiene comunque di aver operato correttamente alla guida del Consorzio Rete Fognante: “Sarà un problema del mio successore, che spero continui con lo stesso rigore che ho usato nel mio mandato, nonostante le difficoltà iniziali. Il Consiglio di amministrazione ha approvato alcuni importanti documenti contabili che concludono il complicato lavoro di messa in ordine dei conti del Consorzio e pertanto di risanamento finanziario. Sono stati approvati il riaccertamento dei residui al 31 dicembre 2022, il rendiconto di gestione 2022, il Dup 2023/2025 e il bilancio di previsione 2023-2025. Per quanto riguarda il riaccertamento dei residui sono state effettuate approfondite verifiche, in buona parte concertate con i Comuni. Quanto al rendiconto - prosegue Passalacqua - si registra un risultato di amministrazione positivo pari circa a 3 milioni di euro, prudenzialmente accantonato quasi interamente per fondo contenzioso e debiti fuori bilancio. Per quanto riguarda il bilancio di previsione 2023/2025 c’è un aumento dei costi di circa il 50%, dovuto principalmente allo sconsiderato incremento dei costi per l’energia elettrica. Chiudo un ciclo di intenso lavoro poiché sotto la mia presidenza, in appena due anni, sono stati approvati sei rendiconti, sette bilanci di previsione ed atti propedeutici, riconosciuti copiosi debiti fuori bilancio il cui ammontare supera abbondantemente i 5 milioni di euro. Sicuramente - conclude - il prossimo presidente potrà amministrare in maniera più tranquilla e potrà programmare le attività amministrative, evitando di operare in continua emergenza”.


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