Giovedì 09 Maggio 2024
Il giovane, candidato alle Regionali con De Luca, prende il posto del neo deputato


Gal Taormina-Peloritani, Domenico Ravidà nuovo presidente dopo l'era Lombardo

di Redazione | 28/10/2022 | ATTUALITÀ

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Il 21enne di Mandanici ha corso per l'Ars

Turnover legato con le elezioni regionali all’interno del Gruppo di azionale locale “Taormina-Peloritani”. Con delibera del Consiglio di amministrazione è stato infatti nominato all’unanimità dei presenti il nuovo presidente che prende il posto di Giuseppe Lombardo, dimessosi lo scorso luglio ed eletto deputato regionale il 25 settembre nella lista “De Luca sindaco di Sicilia”. Al vertice dell’organismo, che ha sede a Santa Teresa di Riva, siede adesso Domenico Ravidà, 21 anni di Mandanici, studente di Ingegneria civile all’Università di Messina, che nei mesi scorsi ha sposato il progetto politico di Cateno De Luca per la corsa alla presidenza della Regione, candidandosi all’Ars nella lista di rappresentanza “Giovani Siciliani” e ottenendo 556 preferenze che gli sono valse il secondo posto. Un impegno in politica sulle orme del padre Sebastiano, che è stato vicesindaco ed attualmente è assessore a Mandanici. “Sono davvero onorato di ricoprire questo ruolo prestigioso - commenta Domenico Ravidà - ringrazio il CdA per la fiducia che ha riposto in me e chi mi ha preceduto alla guida di questo organismo. Giuseppe Lombardo ha fatto un ottimo lavoro che spero di proseguire con lo stesso impegno”. Il Gal “Taormina-Peloritani”, con questa nomina, punta a dare nuova linfa alle attività di sviluppo socio-economico del territorio, già in corso d’attuazione, ma che si evolveranno adeguandosi alle mutate dinamiche del mercato dopo l’emergenza socio-sanitaria post pandemica. Ad oggi sono diversi gli investimenti in corso su varie misure comunitarie, in favore di Comuni, imprese private e associazioni, e il totale del Piano di azione locale ammonta in totale a 4 milioni 832mila 759 euro: il Gal, ad oggi, ha speso la cifra di 3milioni 213mila 301 euro, corrispondente dunque al 67% della dotazione finanziaria assegnata.


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