Sabato 20 Aprile 2024
Secondo il partito le verifiche sui solai dopo le infiltrazioni non sono sufficienti


Furci, la scuola è sicura? Il Pci chiede la verifica sismica della Primaria

di Redazione | 21/01/2017 | ATTUALITÀ

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La scuola Primaria furcese

Verificare la presenza dei requisiti di legge previsti dalla normativa antisismica nell’edificio della scuola Primaria di Furci Siculo, per la tutela della sicurezza e della salute degli alunni e del personale in servizio e al fine di evitare le morti “annunciate” che purtroppo si verificano in caso di sisma. È quanto chiede il Partito comunista italiano tramite il segretario provinciale, Francesco Napoli, e il rappresentante della sezione furcese “Palmiro Togliatti, Francesco Ucchino, che hanno inviato una nota al Prefetto di Messina, al comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, al Genio civile, all’Ispettorato del Lavoro, al sindaco di Furci e al dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Roccalumera, di cui fa parte la Primaria furcese. “Il 65,1% degli edifici scolastici italiani è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica (1974) e il 90,4% prima della legge in materia di efficienza energetica (1991) – scrivono Napoli e Ucchino –: tra questi edifici rientra la Scuola primaria di via Vallone, dove durante il periodo della sospensione delle attività didattiche per le festività natalizie, sono stati eseguiti lavori di impermeabilizzazione che hanno interessato il tetto del plesso scolastico, a seguito delle infiltrazioni d’acqua delle settimane scorse segnalate dai docenti e dai genitori”.

Secondo Ucchino, le verifiche strutturali fatte nei giorni scorsi nella scuola Primaria di Furci Siculo, potrebbero non essere sufficienti a garantire la solidità del fabbricato. Il sindaco Sebastiano Foti, dopo la conclusione dei lavori di impermeabilizzazione della copertura durante i quali si sono verificate infiltrazioni nel solaio a causa delle abbondanti piogge, ha infatti disposto l’esecuzione di un’indagine termografica per monitorare le condizioni del solaio, “al fine di evitare allarmismi alla popolazione scolastica nonché ai genitori degli alunni”. Indagini che verranno svolte ogni mese fino a giugno, con l’ultima fissata per il mese di settembre prima dell’inizio del prossimo anno scolastico. “Il fatto che il sindaco abbia affidato l'incarico di eseguire i test a un geometra, non ci dice assolutamente nulla – sostiene Francesco Ucchino –. In questi casi devono essere eseguiti dei controlli ben precisi, sia sulle condizioni del calcestruzzo che su quelle del ferro: non ci risulta che fin’oggi siano stati fatti dei carotaggi o che siano state verificate le condizioni del ferro. Non dobbiamo dimenticare che se non vengono fatti i carotaggi, non si può effettuare il collaudo sismico in quanto vengono a mancare i dati essenziali per eseguire i test. Una semplice misura dell'umidità presente nel calcestruzzo – evidenzia l’esponente furcese del Pci – non assicura in alcun modo l'affidabilità del fabbricato né tantomeno la solidità del solaio. In tali circostanze vanno fatti dei prelievi e inviati a un laboratorio specializzato che ne verificherà le condizioni e stilerà una relazione. La misura dell’umidità non è in alcun caso sufficiente a rivelare anomalie e problemi strutturali. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di un edificio costruito circa 60 anni fa, quindi prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica: quando c’è in gioco la vita di esseri umani la prudenza non è mai troppa”.


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