Giovedì 09 Maggio 2024
Il funzionario del Genio civile nominato dal Cga sollecita l'ente ad agire al più presto


Forza d'Agrò, si insedia il commissario per le gru e chiede al Comune di intervenire

di Andrea Rifatto | 11/04/2024 | ATTUALITÀ

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Le due gru a ridosso del castello forzese

Si è insediato al Comune di Forza d’Agrò il commissario ad acta nominato dal Cga di Palermo, dopo il ricorso di un privato, per far rimuovere le due gru da cantiere situate a ridosso del castello normanno, che sovrastano il centro storico dal 2008 per lavori di restauro e di risanamento conservativo di un agglomerato di case in vicolo Quartarello. I giudici avevano indicato l’ingegnere capo del Genio civile di Messina, Santi Trovato, che ha scelto un suo delegato, l’ingegnere Giovanni Calapai, funzionario dello stesso ufficio, che ha avviato l’esame della pratica per arrivare ad una soluzione finora mai raggiunta. Il commissario ha inviato una nota al sindaco, alla segretaria comunale e al responsabile dell’Area tecnica ricordando che “le gru oggetto dell'ordine di smontaggio risultano prive di certificazioni richieste dalla normativa vigente con grave pericolo per la collettività e la pubblica incolumità”. 

Nel richiamare le responsabilità in tema di salvaguardia della pubblica e privata incolumità, in capo alle ditte private installatrici, in attesa di ricevere riscontro dei chiarimenti procedurali per l'esecuzione della sentenza richiesti al Cga, l’ingegnere Calapai ha suggerito al Comune “l'opportunità di eseguire verifiche dello stato dei luoghi e delle gru, a cura di personale specializzato e qualificato, ed in sicurezza, nonché interventi di manutenzione ove si manifestasse la necessità”. Tutto ciò “al fine di accertare ogni eventuale intercorsa ulteriore compromissione delle gru, capace di incrementare la situazione di pericolo già da tempo accertata dal Comune, e porre in sicurezza l'area interessata”. Già nel 2021 il Comune aveva ordinato la rimozione delle due gru entro 90 giorni, precisando che in caso di inottemperanza avrebbe proceduto d’ufficio, ma ciò non è avvenuto; il 16 novembre l’Amministrazione ha chiesto un aiuto per smontarle alla Protezione civile regionale, facendo presente di non poter sostenere i costi che si aggirerebbero sui 100mila euro, e adesso l’auspicio è che l’intervento del commissario possa portare alla chiusura della vicenda con esito positivo.


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