Giovedì 09 Maggio 2024
Nominato dal Cga dopo ricorso vinto da un cittadino contro l'inottemperanza del Comune


Forza d'Agrò, arriva un commissario per far smontare le gru da cantiere nel centro storico

di Andrea Rifatto | 17/02/2024 | ATTUALITÀ

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Ormai dal 2008 sovrastano il borgo

Arriva un commissario a Forza d’Agrò per far rimuovere le due gru da cantiere situate a ridosso del castello normanno, che sovrastano il centro storico dal 2008 per lavori di restauro e di risanamento conservativo di un agglomerato di case in vicolo Quartarello. La vicenda è finita sui tavoli della giustizia amministrativa dopo il ricorso presentato da un cittadino, Rosario Leonardi, assistito dall’avvocato Giuseppe Nastasi, che lo scorso marzo ha vinto un ricorso al Cga di Palermo presentato contro il Comune e la società “Forza d’Agrò Residence” (non costituiti in giudizio), legato all’ordinanza-ingiunzione del 15 febbraio 2021 con la quale il municipio aveva ordinato a vari soggetti la rimozione delle due gru entro 90 giorni, precisando che in caso di inottemperanza avrebbe proceduto d’ufficio. I giudici, visto che l’ente non ha dato seguito a quel provvedimento, hanno ordinato al Comune di adottare tutti gli atti ed i provvedimenti necessari per dare materiale e concreta esecuzione d’ufficio all’ingiunzione, ma l’Amministrazione comunale non ha proceduto in tal senso e lo scorso ottobre è stato notificato un altro ricorso con il quale il cittadino ha chiesto al Cga di nominare un commissario ad acta che dia esecuzione alla sentenza. 

Nomina che è arrivata adesso e commissario ad acta è stato scelto l’ingegnere capo del Genio civile di Messina, Santi Trovato, o persona da lui delegata, che dovrà insediarsi entro 30 giorni dalla comunicazione ed eseguire entro 90 giorni la sentenza del marzo 2023. Al commissario va un compenso di 2mila euro a carico di tutte le parti in solido e, nei rapporti interni, ad esclusivo carico del Comune di Forza d’Agrò. Il 16 novembre il Comune ha chiesto un aiuto per rimuovere le gru alla Protezione civile regionale, facendo presente di non poter sostenere i costi che si aggirerebbero sui 100mila euro, ma per il Cga “l’inerzia e l’ormai decorso del termine stabilito dalla sentenza per l’adempimento” imponevano la nomina di un commissario ad acta.


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