Giovedì 09 Maggio 2024
Intervento di Anas e impresa, con le Forze dell'ordine, per l'allestimento del cantiere


Demolizione del ponte Agrò, sgomberate le aree private di Sant'Alessio ancora occupate

di Andrea Rifatto | 18/01/2024 | ATTUALITÀ

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Operazioni svolte senza intoppi e con collaborazione

Sgomberate ieri mattina le aree ancora occupate dove dovrà essere installato il cantiere per la demolizione e ricostruzione del ponte Agrò, infrastruttura di collegamento sulla Strada statale 114 tra i comuni di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo. Sul lato alessese, a ridosso della Strada provinciale 12, vi erano alcuni spazi privati non ancora liberi e così, visto l’avanzare degli interventi di abbattimento, è stato effettuato un intervento di sgombero coordinato dalla Prefettura di Messina, che ha disposto la presenza delle Forze dell’ordine per motivi di sicurezza. Sul posto sono giunti Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, che hanno assistito alle operazioni coordinate da dirigenti e funzionari di Anas ed eseguite dall’impresa “Cosedil”, appaltatrice delle opere del ponte. Gli operai hanno liberato le aree sotto l’impalcato e alcune porzioni di terreno di proprietà della ditta Cucuzzella, demolendo un muro perimetrale, rimuovendo cancelli e inferriate e delimitando con una recinzione la zona di cantiere, con l’interdizione di un accesso carrabile dell’azienda di materiali edili situata in quel punto, che ha collaborato spostando le merci situate nei due piazzali fino alla conclusione delle operazioni, avvenuta nel pomeriggio.  Il piano particellare d’esproprio prevede in quella zona l’esproprio di un totale di 78 metri quadrati di proprietà Cucuzzella, ossia una striscia a ridosso dell’impalcato, e l’occupazione temporanea di altri 386 metri quadrati durante le fasi di cantiere, comprese le aree dove sarà realizzato un accesso per i privati modificando la viabilità. I lavori di demolizione del ponte Agrò procedono spediti e la “Cosedil” ha già abbattuto buona parte degli impalcati e dei piloni di sostegno e rimangono da demolire le ultime sette campate, tre lato Messina e quattro lato Catania.


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