Mercoledì 24 Aprile 2024
La denuncia del Comitato Pendolari. Tagliate anche le corse dei traghetti delle Ferrovie


"Dal primo ottobre la Sicilia rimarrà isolata"

30/09/2014 | ATTUALITÀ

2978 Lettori unici | Commenti 1

Bluferries decisa a lasciare il porto di Messina (foto Villari)

Dal primo di ottobre la Sicilia sarà completamente abbandonata al suo destino in materia di trasporti. Niente aerei, niente treni e niente traghetti. È quanto denuncia Giosuè Malaponti, presidente del Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer, che in una nota ricorda come già qualche settimana fa Alitalia ha annunciato che avrebbe abbandonato le tratte da e per la Sicilia. A questo annuncio si è unita dopo qualche giorno la compagnia aerea AirOne, che dal primo ottobre effettuerà solo i voli per Milano e Roma escludendo tutte le altre destinazioni finora operate da Catania e Palermo. A questi abbandoni delle compagnie aeree, a partire dal primo giorno del mese si aggiungerà anche quello dei traghetti di Fs Bluferries. L’unica nave di Bluferries abbandonerà infatti il porto storico di Messina per approdare all’attracco di Tremestieri.
“Questo abbandono penalizza in modo pesante lo spostamento di migliaia di pendolari sulle due sponde – sottolinea Malaponti – i quali non potranno più usufruire di un trasporto pubblico garantito da Ferrovie dello Stato ma dovranno obbligatoriamente servirsi di traghetti ed aliscafi di società private sicuramente con altri orari e con molto meno corse giornaliere e nei festivi. In questi ultimi anni si è parlato tanto di sviluppo infrastrutturale dei territori siciliani, guardando con un certo interesse ai provvedimenti del Governo come il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia. Questi ultimi avvenimenti – conclide il presidente del Comitato Pendolari– penalizzano in maniera definitiva i siciliani, lasciandoli in balia di una continuità territoriale del tutto inesistente”.


COMMENTI

renata. crisafulli 1951 | il 04/10/2014 alle 00:32:30

bella prospettiva:crisi in tutto e per tutto;e questa i politici come la chiamano?crescita o distruzione!

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