Giovedì 09 Maggio 2024
L'ultrarunner di Furci, amante della corsa, spera diventi una gara ufficiale


Da Roccalumera a Tindari e ritorno, 137 km in 19 ore: l'impresa di Giuseppe Lombardo -FOTO

di Andrea Rifatto | 15/10/2020 | ATTUALITÀ

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Giuseppe Lombardo durante la corsa verso Tindari

Ha corso per 19 ore percorrendo 137 km, partendo alle 4.30 del mattino e rientrando allo stesso punto alle 23.40. È l’impresa compiuta da Giuseppe Lombardo, ultrarunner di 49 anni di Furci Siculo, che dal lungomare di Roccalumera ha raggiunto il santuario della Madonna del Tindari, passando da Mandanici, Pizzo Mualio e Piano Margi, portando così a compimento la sua performance battezzata “Jonio-Tirreno la 120 km dei due mari”. I chilometri macinati dovevano essere proprio 120 ma sono diventati 137 per via di alcune varianti al percorso. “Mi piace correre per molte ore e per lunghe distanze - racconta Lombardo - non sono un professionista, anche se pratico agonismo e nel 2017 ho vinto il titolo di campione italiano Senior 45 nella 100 km della Val di Noto”. Poche gare ma tanti chilometri macinati. “Le ragioni che mi ha guidato in questa avventura sono state due - spiega il furcese - la prima è dare un contributo alla corsa, sport che pratico e che occupa parte del mio tempo libero dagli ultimi 30 anni, facendo vivere anche nella nostra provincia un evento che si svolga sulla lunga distanza e che spero si possa ripetere il prossimo anno con la prima edizione di una gara ufficiale; e poi dare risalto al nostro bellissimo territorio interno, fatto non solo di natura ma anche di storia e architettura”. Dal punto di vista tecnico, il tracciato percorso da Giuseppe Lombardo non ha nulla da invidiare alle gare a valenza internazionale che si svolgono ogni anno nel Nord Italia, ad esempio sulle Alpi: un’ultra trail puro e duro se si considera che i tratti in asfalto, su 137 km, sono stati una decina alla partenza Roccalumera e circa 30 sul finale : per il resto sterrato, pietra e terra tra paesaggi di rara bellezza, su un dislivello di circa 3.500 metri. “Dedico questa prova a mia moglie ed ai miei figli - conclude il 49enne ultrarunner - e ringrazio, Gianfranco Garufi, grande persona ed ex atleta che ci ha creduto da subito, il gruppo di Protezione civile “Giubbe d’Italia” di Antillo, con Enzo Sturiale, Piero Bartolone e Giuseppe Piani per la coordinazione e l’assistenza impeccabile e fondamentale che mi hanno dato durante tutto il percorso. Ringrazio tutti i miei amici che mi hanno sostenuto da lontano con il loro tifo”.



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