Giovedì 09 Maggio 2024
L'ipoclorito di sodio, dannoso per la salute e l'ambiente, va utilizzato con cautela


Covid-19 e sanificazione strade, le linee guida del Ministero: regole ed errori da evitare

di Andrea Rifatto | 20/03/2020 | ATTUALITÀ

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Il contrasto al Coronavirus e la sanificazione degli ambienti esterni è stato oggetto di discussione anche al Consiglio del sistema nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente, che alla presenza del ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha effettuato un’analisi della situazione in merito al tema dello spazzamento delle strade. Proprio in queste ore, infatti, l’Istituto Superiore di Sanità ha fornito indicazioni sulla disinfezione delle strade e degli ambienti esterni in genere, confermando l’opportunità di procedere con la pulizia straordinaria delle strade per affrontare l’emergenza sanitaria con prodotti convenzionali. E ha rilevato l’esistenza di informazioni contrastanti circa l’uso di ipoclorito di sodio in maniera massiccia, la cui capacità di distruggere il virus su superfici esterne (strade) e in aria è peraltro tutt’altro che accertata. All’incontro è stato stabilito di condividere alcune indicazioni uniformi sul territorio nazionale per minimizzare i possibili impatti ambientali. L’ipoclorito di sodio, infatti, sostanza corrosiva per la pelle e dannosa agli occhi, per la disinfezione delle strade è associabile a un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente possibile esposizione della popolazione e degli animali, e può nuocere alle acque superficiali e a quelle sotterranee. L’efficacia delle procedure di sanificazione per mezzo dell’ipoclorito di sodio su una matrice complessa come il pavimento stradale non è peraltro estrapolabile in alcun modo dalle prove di laboratorio condotte su superfici pulite. In linea generale, è condivisa dal Consiglio Snpa la considerazione dell’Iss sul fatto che le superfici esterne - quali piazze, strade, prati - non devono essere ripetutamente cosparse con disinfettanti poiché ciò potrebbe comportare inquinamento ambientale e dovrebbe essere evitato.

IL DOCUMENTO DI INDIRIZZO APPROVATO DAL SNPA

L’uso indiscriminato di ipoclorito di sodio è in grado di nuocere alla qualità delle acque sotterranee qualora veicolato tramite acque di scolo non convogliate negli impianti di depurazione: particolare attenzione va inoltre data anche nelle aree servita da fognatura con trattamento di depurazione all’impatto che quantità eccessive di ipoclorito di sodio possono avere sulla funzionalità degli impianti biologici di trattamento delle acque, con conseguenze negative sulla qualità degli scarichi finali. L’ipoclorito di sodio in presenza di materiali organici presenti sul pavimento stradale potrebbe dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi, quali clorammine e trialometani e altre sostanze cancerogene volatili. Non è inoltre possibile escludere la formazione di sottoprodotti pericolosi non volatili che possono contaminare gli approvvigionamenti di acqua potabile. Pertanto, nel caso in cui le autorità locali ritengano comunque necessario, per finalità di tutela della salute pubblica, l’utilizzo di ipoclorito di sodio nelle pratiche di pulizia delle superfici stradali e pavimentazione urbana, tale utilizzo dovrebbe intendersi esclusivamente come integrativo e non sostitutivo delle modalità convenzionali di pulizia stradale e limitato a interventi straordinari. In tali casi è opportuno, anche per garantire la tutela ambientale, far riferimento alle concentrazioni di ipoclorito di sodio indicate per la sanificazione di oggetti e superfici a contatto diretto con la popolazione, da realizzarsi con soluzioni di ipoclorito di sodio allo 0,1%

Ecco le indicazioni per l’eventuale uso straordinario di ipoclorito di sodio, considerato anche l’obbligo fissato ieri dalla Regione per i Comuni, qualora non ancora disposto, di provvedere alla sanificazione delle strade dei centri abitati, degli edifici adibiti a uffici pubblici e degli edifici scolastici:

- i sistemi di aspersione devono operare in prossimità delle superfici minimizzando il trasporto a distanza di aerosol

- è consigliabile che il servizio di pulizia sia effettuato con macchine spazzatrici e solo ove non possibile con dispositivi manuali a getto d’acqua a pressione ridotta e sospendendo in ogni caso l’utilizzo di soffiatori meccanici

- è preferibile avviare le operazioni di aspersione esclusivamente in aree urbane pavimentate che siano drenate in pubblica fognatura mista o dedicata alle sole acque meteoriche

- l’applicazione delle soluzioni di ipoclorito di sodio deve avvenire bagnando le superfici ma evitando ruscellamenti che trasportino la sostanza in significative quantità nel sistema con possibili ripercussioni sui sistemi biologici dei depuratori; in tutti i casi risulta necessario informare il gestore del servizio idrico integrato, per consentirne l’attivazione, dove possibile di misure di mitigazione;

- l’applicazione delle soluzioni di ipoclorito di sodio deve avvenire osservando adeguate distanze da fossi, fossati, corsi e specchi d’acqua, preferendo per queste situazioni, ove possibile, metodi di nebulizzazione rispetto a quelli di lavaggio e comunque, in modo da evitare ruscellamenti di soluzione nelle acque superficiali che possano comportare effetti nocivi diretti e indiretti su fauna e flora

- va mantenuta un’adeguata distanza dalle colture in modo che queste non siano interessate da aerosol

- va evitata l’applicazione sul suolo non impermeabilizzato (limitarsi a irrorare le superfici urbanizzate, strade, piazze e marciapiedi)

- per ottimizzare l’azione dell’ipoclorito di sodio l’impiego dello stesso è opportuno avvenga nelle ore di minore insolazione (ore notturne)

- va evitata l’applicazione in caso di presenza di vento


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