Giovedì 09 Maggio 2024
Collaborazione tra dodici enti per far valere le ragioni del territorio durante i lavori


Comuni uniti per vigilare sul raddoppio: nasce il Comitato di coordinamento dei sindaci

di Andrea Rifatto | 02/10/2023 | ATTUALITÀ

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Agli otto comuni iniziali se ne sono aggiunti quattro

Agire uniti con una sola voce, per far valere le ragioni del territorio e porre sul tavolo questioni di vitale importanza per la sua salvaguardia. I sindaci di 12 comuni si compattano in maniera ancora più forte per affrontare le problematiche legate ai cantieri del raddoppio ferroviario sulla tratta Giampilieri-Fiumefreddo, entrati ormai nel vivo in diversi punti del comprensorio con l’allestimento dei cantieri per la costruzione delle nuove stazioni e della linea ferrata. Reduci da settimane di incontri con Rete Ferroviaria Italiana, enti e società interessate alla realizzazione dell’opera per discutere dell’impatto sulle comunità, adesso hanno deciso di costituire un Coordinamento istituzionale degli enti locali coinvolti, approvando un protocollo di intesa che stabilisce i compiti dell’organismo. Agli otto Comuni che in queste settimane hanno partecipato ai tavoli delle discussioni, ossia Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Roccalumera, Nizza di Sicilia, Alì Terme, Itala e Scaletta Zanclea, si sono aggiunti adesso Messina, Fiumedinisi, Alì e Savoca, i cui territori sono interessati dalla costruzione del doppio binario, e i sindaci firmeranno il Protocollo di intesa non appena le giunte comunali ne approveranno lo schema. Il Comune di Roccalumera è stato individuato come capofila e il primo cittadino pro tempore avrà il ruolo di portavoce del Comitato di coordinamento dei sindaci, che rimarrà costituito almeno fino al 2032. 

Gli amministratori hanno a più riprese evidenziato i rischi derivanti dall’utilizzo della già fragile viabilità locale per il transito dei mezzi pesanti, che verrebbe sovraccaricata con gravi conseguenze per la vivibilità del territorio, la sicurezza e la tenuta delle infrastrutture stradali e dei sottoservizi, negando finora le autorizzazioni al passaggio delle “talpe” per lo scavo delle gallerie chiedendo che l’avvio di questi interventi, con i relativi trasporti con mezzi pesanti, coincida con la realizzazione delle rampe di collegamento con l’autostrada a Scaletta-Itala, Sant’Alessio Siculo, Nizza di Sicilia e Calatabiano. Dopo l’apertura del tavolo tecnico al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il commissario straordinario di Governo per la realizzazione dell’opera, l’ingegnere Filippo Palazzo, ha inviato ai Comuni il cronoprogramma che prevede la costruzione dei varchi sull’A18 non prima dell’estate 2024. Tempi comunque ancora non certi, soprattutto per l’allaccio di Scaletta-Itala, e in questa delicata fase è stato ritenuto necessario assicurare una piena condivisione delle iniziative da intraprendere e un continuo coordinamento tra tutti gli enti locali, avviando una forma di cooperazione permanente per dare maggior forza ed incisività alle azioni intraprese a tutela del territorio e delle comunità. Il Coordinamento istituzionale avrà vari compiti, come elaborazione di strategie comuni per la valorizzazione e la tutela ambientale; controllo e verifica degli impatti dei lavori; realizzazione di campagne comunicative e iniziative di sensibilizzazione della popolazione; redazione di proposte tecniche per opere compensative e lavori inerenti il raddoppio, partecipazione in forma coordinata e congiunta a riunioni tecniche, tavoli permanenti, conferenze e valutazione di eventuali azioni legali a tutela dei diritti ed interessi delle popolazioni.


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