Venerdì 19 Aprile 2024
Alcuni utenti mettono in dubbio le modalità seguite. Per il Comune iter corretto


Autovelox S. Teresa, si pensa già ai ricorsi: regolare la contestazione delle violazioni?

di Andrea Rifatto | 03/09/2020 | ATTUALITÀ

1743 Lettori unici | Commenti 1

Uno dei controlli sull'autovelox sul lungomare

Entrato in funzione da poche settimane, l’autovelox mobile utilizzato a Santa Teresa dalla Polizia municipale per contrastare il superamento dei limiti di velocità sulle strade suscita già interrogativi da parte di alcuni automobilisti. Diversi utenti, infatti, hanno manifestato perplessità sulle modalità di contestazione delle violazioni (alcune già rilevate durante i servizi di controllo diurno e notturno) e non è escluso che in futuro possano sorgere dei contenziosi tra Comune e privati. La contestazione del superamento del limite da parte degli agenti non avviene immediatamente, nonostante la legge imporrebbe che le rilevazioni degli eccessi di velocità con autovelox nel centro urbano vadano contestate subito, al momento dell’infrazione, e non inviando la multa a casa, ma va detto che il Codice della Strada permette la contestazione in un secondo tempo, quando, ad esempio, si usa un apparecchio che consente “la determinazione dell’illecito in tempo successivo”, cioè con il veicolo già a distanza dagli agenti. Ed è ciò che avviene a Santa Teresa. Secondo alcune sentenze di Cassazione, però, ad esempio su un lungo rettilineo (come il lungomare santateresino) dove non sarebbe difficile o pericoloso intimare l’alt, gli agenti devono chiarire perché il veicolo non sia stato fermato subito e a tal fine non possono usare formule prestampate e generiche. I giudici, in diversi casi, non hanno infatti ritenuto sufficiente la generica indicazione tratta dall’articolo 201, comma 1-bis, lettera e, del Codice della Strada secondo cui l’infrazione può non essere contestata immediatamente se viene usato un apparecchio che consente la determinazione dell’illecito in tempo successivo: secondo la Corte, quindi, su un lungo rettilineo nulla impedisce l’alt al veicolo che si ritiene abbia compiuto l’infrazione: si possono infatti anche leggere su un display remoto i valori rilevati dall’autovelox e appostare un’altra pattuglia poco dopo. Se tutto ciò non fosse possibile, basterebbe scriverlo sul verbale, in quanto i giudici non possono sindacare sulle modalità con cui la Polizia municipale organizza i propri servizi. Quest’ultima, però, come ribadito in diverse sentenze, ha un obbligo di chiarezza e trasparenza con il cittadino e non può liquidarlo con formule generiche, pregiudicando il diritto di difesa. Abbiamo chiesto lumi al comandante della Polizia municipale di Santa Teresa, Diego Mangiò: “La contestazione immediata non è possibile perchè rileviamo la velocità dei veicoli in transito successivamente al loro passaggio - ci ha spiegato - e dovremmo eventualmente avere un’altra pattuglia più avanti che fermi il veicolo. A nostro avviso, con l’autovelox in dotazione, è corretta la contestazione successiva a casa, altrimenti bisognerebbe usare strumenti diversi, come il telelaser” (che effettua la misurazione centinaia di metri prima del luogo in cui si trovano gli agenti, ndc). Dunque il Comune ritiene di agire correttamente, ma il rischio che possano arrivare dei ricorsi è sempre dietro l’angolo.


COMMENTI

GRANDE GRANDE Vincenzo | il 03/09/2020 alle 15:35:18

Il cittadino ha anche l'arma della verifica della certificazione del collaudo e quello della taratura speciamente se è installato in lungomare con evidenti cambi e sbalzi di temperatura. Infine non puo' essere installato se la strada non è classificata con alta incidentabilità e deve essere apposto in ambo i lati il cartello del limite di velocita e non deve valicare il senso di marcia.......

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