Martedì 23 Aprile 2024
Scaduto il contratto provvisorio con l'Ato Me4. Respinte le richieste della Srr


Rifiuti, il Comune di S. Teresa va avanti: nuovo personale per garantire il servizio

di Andrea Rifatto | 31/12/2016 | AMBIENTE

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Garantire la continuità dei servizi ambientali adottando ogni azione utile che non comporti pregiudizio ai diritti acquisiti dai lavoratori. È quanto ha stabilito ieri mattina l’Amministrazione comunale di S. Teresa di Riva alla luce del paventato rischio di uno stop a partire dal primo gennaio alla raccolta differenziata dei rifiuti e ai servizi di spazzamento stradale, evidenziato dai sindacati Fit-Cisl e Uil Trasporti in seguito al mancato accordo sull’impiego dei lavoratori, considerato che oggi scade il contratto di comando provvisorio stipulato ad aprile tra il raggruppamento temporaneo di imprese Onofaro Antonino Srl, tramite la consortile Ecologica Scarl, e l’Ato Me4, che ha consentito finora di utilizzare 15 addetti della società d’ambito, e non è stato ancora attuato il trasferimento del personale alla Società di regolamentazione rifiuti Messina Area Metropolitana. La Giunta presieduta dal vicesindaco Danilo Lo Giudice (assenti il sindaco Cateno De Luca e l’assessore all’Ambiente Gianmarco Lombardo) ha varato quindi una delibera con la quale ha stabilito che la ditta appaltatrice dovrà proseguire con le attività che ha svolto finora all’interno dell’Ambito di raccolta ottimale comunale secondo quanto previsto dal contratto stipulato a gennaio con la Onofaro Srl per l’importo di 6 milioni 818mila euro per sette anni.

La ditta dovrà quindi assumere altri addetti per evitare che i rifiuti rimangano in strada, in attesa che si risolva la vertenza con un’eventuale proroga del comando, così come chiesto dai sindacati. La delibera di Giunta è stata approvata dopo un incontro a cui hanno preso parte il vicesindaco Lo Giudice, il rappresentante della ditta Attilio Onofaro, l’ing. Onofrio Crisafulli dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio e la segretaria comunale Rossana Giorgianni, durante il quale è stato preso atto del verbale della riunione di giovedì nella sede dell’Ato a Trappitello, dove non è stato raggiunto un accordo sull’impiego dei 15 addetti, e del fatto che le parti non hanno accettato quanto proposto dalla ditta con un atto extragiudiziale del 23 dicembre, cioè l’assunzione a tempo indeterminato degli stessi 15 lavoratori, che da domani torneranno invece in servizio presso l’Ato. Come spiegato dal soggetto liquidatore Francesco Bondì, infatti, la società d’ambito non può licenziare il personale per farlo poi assumere ex novo dalla Onofaro Srl. Soluzione bocciata anche dai sindacati, che hanno ribadito come la questione vada affrontata alla Direzione territoriale del Lavoro. Giovedì i sindacati avevano proposto la proroga della situazione attuale con il comando dei lavoratori fino al 15 gennaio ma non hanno incontrato la disponibilità né del soggetto liquidatore, inibito a promuovere atti gestionali, né del commissario straordinario Srr, Ettore Ragusa, seppur dotato di poteri sostitutivi. “La beffa – avevano preannunciato il responsabile zonale della Cisl, Valerio Bernava, e il segretario provinciale Fit Cisl, Lillo D’Amico – è quella di dover pagare il doppio per i costi dovuti all’eventuale assunzione di personale oltre a quello previsto”.

L’Amministrazione, con la stessa delibera, ha respinto al mittente le istanze della Srr, che con nota del 12 dicembre ha trasmesso al Comune la pianta organica assegnata chiedendo di assumere prima con delibera di Giunta e poi di Consiglio, entro il 27 dicembre, l’impegno di spesa complessivo di 735mila 733 euro, per la copertura finanziaria dell’operatività della Srr e la garanzia occupazionale del servizio per l’anno 2017. In ordine alle richieste della Srr, l’Ente santateresino ritiene che non via sia una corretta quantificazione delle somme e non vi siano i tempi tecnici per l’adozione degli atti amministrativi, senza contare che il Comune, per dare esecuzione al contratto di appalto, ha già assunto i relativi impegni di spesa che non possono essere duplicati in base al principio di equilibrio economico-finanziario. Secondo il Comune, tra l’altro, la Srr nelle proprie valutazioni non ha tenuto in alcun conto il Piano di intervento dell’Aro comunale approvato dal Dipartimento regionale Acque e Rifiuti e ha evidenziato che nel Piano economico finanziario propedeutico all’approvazione della tariffa rifiuti per il 2016 sono state previste le somme necessarie per garantire l’operatività della Srr e la stessa procedura verrà seguita per il 2017. “Le richieste contenute nella nota della Srr – ha ribadito la Giunta – vengono completamente assorbite dagli atti amministrativi adottati dal Comune, pertanto non sussiste alcuna ragione ostativa a che la Srr possa assumere il personale dell’Ato Me 4 per la quota di competenza del Comune di S. Teresa”.

Più informazioni: lavoratori ato s. teresa  


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