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Agricoltura: dal 1° gennaio nuove regole per gli aiuti di Stato

di Carmelo Cutrufello* | 30/12/2013 | AMBIENTE

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La Commissione Europea ha adottato un regolamento che mira a precisare la definizione degli aiuti d'importanza minore (aiuti "de minimis") per i quali si può ritenere che non costituiscano aiuti di Stato e ad aumentarne il massimale.

"Il nuovo regolamento consentirà agli Stati membri di disporre di un margine di manovra più ampio per concedere aiuti senza falsare la concorrenza, soprattutto in situazioni di emergenza, e alla Commissione di semplificare il trattamento degli aiuti nazionali nel settore agricolo" ha dichiarato Dacian Cioloş, Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale.
Finora, in base al regolamento (CE) n. 1535/2007, gli aiuti che non superavano 7.500 euro per beneficiario e per triennio, o un massimale pari allo 0,75% del valore della produzione agricola stabilito per ciascun Stato membro, erano considerati aiuti che non falsavano o rischiavano di falsare la concorrenza.
Il nuovo regolamento, che si applica a decorrere dal 1° gennaio 2014, aumenta l'importo per beneficiario a 15.000 euro su un periodo di tre esercizi finanziari e il massimale per Stato membro all'1% del valore della produzione agricola. Il regolamento descrive inoltre in modo più completo i tipi di aiuti che possono rientrare nel suo campo di applicazione.

Contesto
La concorrenza è uno dei principali motori di crescita e il mantenimento di un sistema di concorrenza libera e senza distorsioni è uno dei principi di base dell'Unione europea (UE). La politica della UE in materia di aiuti di Stato si prefigge di garantire, nel rispetto dei suoi impegni internazionali, una libera concorrenza, una ripartizione efficace delle risorse e l'unità del mercato interno. Gli aiuti di Stato nel settore agricolo poggiano su tre principi: 

  • sono conformi ai principi generali della politica di concorrenza;
  • devono essere coerenti con le politiche comuni dell'Unione nel settore agricolo e dello sviluppo rurale;
  • devono essere compatibili con gli impegni internazionali dell'Unione, in particolare con l'accordo dell'OMC sull'agricoltura.

Questi diversi principi si sono concretizzati in strumenti giuridici che si applicano unicamente al settore agricolo:

  • gli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013 ("gli orientamenti");
  • il regolamento relativo alle esenzioni per categoria nel settore agricolo;
  • gli aiuti di Stato specifici per il settore agricolo previsti nel regolamento relativo ai moduli di notifica [Allegato I, parte III.12, punti da A a T, del regolamento (CE) n. 794/2004]
  • il regolamento relativo agli aiuti "de minimis" nel settore agricolo.

Questi strumenti scadono il 31 dicembre 2013 e sono attualmente soggetti a una revisione sia nel quadro dell'iniziativa della Commissione per la modernizzazione degli aiuti di Stato che alla luce delle nuove norme che si applicheranno nel settore dell'agricoltura e dello sviluppo rurale nell'ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020.
Nel 2013 la Commissione Europea ha organizzato una consultazione pubblica sulla revisione delle norme in materia di aiuti Stato che ha permesso a tutte le parti interessate di esprimere la loro posizione sulle modifiche necessarie e di formulare osservazioni sul progetto del nuovo regolamento relativo alle esenzioni per categoria nel settore agricolo. Tuttavia, il nuovo regolamento relativo alle esenzioni per categoria nel settore agricolo e i nuovi orientamenti non saranno ancora in vigore all'inizio del 2014. Nel novembre 2013 la Commissione ha quindi adottato una comunicazione per prorogare al 30 giugno 2014 la validità dell'attuale regolamento di esenzione e degli orientamenti.

 

*Responsabile Politiche Agricole ed Alimentari Giovani UDC Sicilia

Più informazioni: agricoltura  sviluppo  commissione europea  


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